Vulcanologia, a Catania la 4° edizione della Conferenza Alfred Rittmann

La Conferenza Alfred Rittmann, alla sua quarta edizione, rappresenta ormai dal 2009 il momento di confronto scientifico più rilevante per l’intera comunità vulcanologica italiana.

Dal 12 al 14 febbraio 2020 torna in Sicilia la Conferenza Alfred Rittmann, l’appuntamento dedicato alle eccellenze della vulcanologia italiana. Nella cornice del Monastero di San Nicolò l’Arena di Catania, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) con l’Associazione Italiana di Vulcanologia (AIV) e l’Università degli Studi di Catania hanno organizzato la 4°edizione della Conferenza; dal 2009 rappresenta il momento di confronto scientifico più rilevante per l’intera comunità vulcanologica italiana. Durante la tre giorni, esperti del settore si incontrano per fare il punto sulle ultime ricerche.

Obiettivo dell’appuntamento, ospitato in un luogo gioiello del tardo barocco siciliano e intitolato al vulcanologo svizzero Alfred Ritmann, padre della vulcanologia contemporanea, è quello di promuovere e favorire il dibattito scientifico sui recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio nell’ambito della vulcanologia.

Parteciperanno alla conferenza circa trecento membri della comunità vulcanologica nazionale, che si confronteranno su tutte le tematiche scientifiche di interesse vulcanologico.

Particolare attenzione alla pericolosità vulcanica in Italia

Particolare attenzione verrà prestata alla pericolosità vulcanica del nostro Paese, includendo anche aspetti di comunicazione e divulgazione della ricerca scientifica.

La Conferenza sarà articolata in quindici sessioni scientifiche durante le quali verranno presentati circa duecento contributi tra presentazioni orali e poster. Saranno inoltre tenute due conferenze plenarie e una Tavola Rotonda su “Orizzonti e sfide per la vulcanologia italiana”.

Sabato 15 febbraio, inoltre, i partecipanti alla Conferenza prenderanno parte a una escursione lungo il percorso della colata lavica del 1669 nella Catania del XVII secolo, ripercorrendo le fasi principali di quella violenta eruzione che modificò radicalmente il comportamento e lo stile eruttivo dell’Etna nei secoli successivi.

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