
Il Parco Nazionale della Maiella riceverà il prossimo 22 aprile la nomina a Geoparco dell’Unesco. L’area protetta, che si estende in Abruzzo su 74.095 ettari caratterizzati da una elevata biodiversità faunistica, con 40 specie di mammiferi, centinaia di specie di uccelli e 29 specie fra rettili e anfibi, andrà ad aggiungersi ai dieci Parchi italiani già presenti nella Rete Europea e nella Rete Globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’Unesco.
Il 22 aprile avverrà la nomina ufficiale con un evento online organizzato dall’Unesco e dalla Rete globale dei Geoparchi (Ggn). L’evento si può seguire sul canale YouTube del Global Geopark Network Unesco. Tra i relatori – dalle 13:55 alle 14:05 – ci sarà Lucio Zazzara, presidente del Parco della Maiella. Nello stesso giorno avverrà anche la nomina del Geoparco dell’Aspromonte, in Calabria.
22 aprile 2021, Majella Geopark
l cammino verso il riconoscimento della Maiella era iniziato nel 2016 insieme all’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo che, insieme all’Ente Parco, ha siglato un protocollo d’intesa per il progetto di candidatura. All’esito positivo – informa ANSA – hanno contribuito i geologi della Commissione Geositi e Geoparchi dell’Ordine sotto il coordinamento del responsabile del Geoparco, la geologa dell’Ente Elena Liberatoscioli, e la supervisione scientifica della professoressa Etta Patacca Scandone.
“Il Parco riceverà la dichiarazione di Geoparco Unesco quale patrimonio dell’Umanità per le speciali caratteristiche che uniscono geologia, biodiversità, storica presenza dell’uomo e la cultura sviluppata nel tempo – ha spiegato il presidente Lucio Zazzara – Ringraziamo quanti, da anni, lavorano per questo risultato”.
“Il riconoscimento a Geoparco Unesco – aggiunge il presidente dell’Ordine dei Geologi Abruzzo Nicola Tullo – è motivo di orgoglio per la nostra categoria professionale, un importante traguardo che mette in risalto il patrimonio geologico della Maiella e sarà strategico per il supporto delle microeconomie locali e uno sviluppo sostenibile del territorio”. Il direttore del Parco Luciano Di Martino sottolinea il lungo percorso in cui l’Ente “ha avviato un grande processo di connessione con gli attori locali e che porterà a scoprire le bellezze naturali e culturali dei sistemi carsici nell’ottica di attività turistiche sostenibili nell’area protetta”.
“Lo stretto legame tra geologia, biodiversità e cultura storica fa della Maiella un territorio unico in cui la presenza umana è stata costante fin da epoche molto remote e ha prodotto una costante e positiva interazione uomo-natura” ha affermato Zazzara, che aggiunge: “rappresenta un modello di antico sistema di deposizione in ambiente marino di piattaforma-transizione-bacino, ben conservatosi grazie al fatto che non è stato molto deformato e smembrato dai movimenti tettonici che hanno portato all’orogenesi . Si è conservato bene anche quello che costituisce una sorta di enorme ‘magazzino’ di idrocarburi in affioramento, la Maiella intera. Ogni anno arrivano qui studiosi dal mondo per fare ricerche o portare studenti a fare ‘palestra di geologia’”.
Nel Parco sono censiti 95 geositi, appartenenti a 8 tipologie. Il massiccio della Maiella, inoltre, è peculiare per le forme glacio-carsich ed è caratterizzato da uno stretto legame fra il patrimonio geologico e quello culturale. Numerose grotte presenti nel massiccio hanno un interesse archeologico e nell’area della Maiella si contano quaranta eremi completamente fusi con la roccia calcarea.
“La nomina a Geoparco – conclude il presidente Zazzara – è un riconoscimento decisamente molto importante che accenderà un faro su questo territorio e su tutto l’Abruzzo”.
Nuovi geoparchi: entra anche l’Aspromonte
Nella stessa giornata del 22 aprile entrano nella rete globale dei geoparchi Unesco altri 8 geoparchi. In Italia, oltre al parco della Maiella, entra anche l’Aspromonte.
Consulta qui gli 8 nuovi geoparchi.