Colpo di scena per il Trento film festival, la più importante rassegna italiana dedicata alla montagna, che inizia il 30 aprile: si torna in sala, oltre che in streaming.
Riaprono i cinema. Appena in tempo per il Trento film festival, la più antica e più importante rassegna dedicata alla cultura e all’esplorazione della montagna in Italia.
Appena una manciata di giorni fa gli organizzatori avevano presentato il programma di un’edizione che si preannunciava ricca, ma tutta digitale, già la seconda dallo scoppio della pandemia. Ma appena è stato chiaro che le nuove disposizioni del governo per le regioni “gialle” permettevano una (prudente) riapertura delle sale, gli organizzatori hanno colto la palla al balzo. Tutti i 98 film selezionati saranno quindi proiettati, oltre che sulla piattaforma online.trentofestival.it, al Multisala Modena, in via San Francesco a Trento.
Il film festival durerà dieci giorni, dal 30 aprile al 9 maggio. Le pellicole, provenienti da 31 paesi, saranno disponibili per una settimana in più, fino al 16 maggio.
Il primo festival in sala
«Essere il primo festival di cinema a tornare in sala – ha dichiarato Mauro Leveghi, presidente del festival – e fare da apripista in Italia per un settore così duramente colpito dalla pandemia, ci rende orgogliosi e pronti per una nuova sfida: quella di ripartire e guardare al futuro».
Come come molti altri festival e in generale tutto il settore cinematografico e in generale quello culturale, il festival trentino aveva risentito duramente degli effetti del coronavirus. L’edizione 2020, programmata in pieno lockdown, era stata in un primo momento annullata. Si era poi svolta ad agosto, in modalità mista, in parte in streaming e in parte nei cinema, nel breve periodo in cui le sale erano rimaste aperte prima della seconda ondata.

Non è quindi un caso, che, se non mancheranno le opere dedicate a spettacolari imprese alpinistiche, molte altre saranno di tono decisamente diverso. «Tratteranno temi centrali per l’umanità, tra i quali quello a cui è legato anche il dramma di questa pandemia: il rapporto dell’uomo con la natura», spiega il presidente Leveghi.
Le sezioni: focus sulla Groenlandia.
Ogni anno il festival dedica la sua sezione Destinazioni a un paese o una terra di montagne, vicino o lontano che sia. Quest’anno tocca alla Groenlandia. All’enorme isola di ghiaccio, dove vivono le popolazioni che più drammaticamente vivono il cambiamento climatico, sono dedicati ben dieci film.
Oltre al cinema alpinistico, rappresentato dalla sezione Alp&ism, il cuore del festival è dedicato alla cultura e al futuro dei popoli di montagna (sezione Terre alte). Non mancano i documentari naturalistici (MUSE.doc) e un’attenzione, al di là del fascino dell’esotico, alle montagne di casa nostra (Orizzonti vicini).
Montagnalibri e gli eventi “fisici”
Dal 1987 insieme al festival va in scena un’importante vetrina internazionale delle case editrici che si occupano di montagna, esplorazione, avventura e delle culture delle terre d’alta quota. Oltre a guide, romanzi, saggistica, Montagnalibri è luogo di incontro con scrittori e lettori che si interessano di terre alte. Quest’anno mancheranno le presentazioni dal vivo, ma il salone ci sarà.
Nei grandi padiglioni di Montagnalibri, in piazza Fiera, ci saranno due mostre fotografiche, una dedicata alle Donne di terre estreme e una alla Groenlandia.
Salvo cambi all’ultimo momento dovuti alle restrizioni anti-Covid, ci saranno anche escursioni e camminate sulle montagne di Trento condotte da guide alpine e accompagnatori di media montagna.
- Qui il programma di tutti gli eventi del Film Festival
Il festival più antico
Il festival nasce nel 1955 con il nome 1° Concorso Internazionale della Cinematografia Alpina, in concomitanza con il 64° congresso del CAI. Attorno al primo nucleo, strettamente collegato al mondo dell’alpinismo si sviluppa presto un corpo di film molto attento alla montagna in tutti i suoi aspetti, dalla cultura all’ambiente. In quasi settant’anni di storia il Trento Film Festival è diventato uno degli eventi più attesi del capoluogo alpino. Non solo film, ma una grande festa fatta di mostre, congressi e soprattutto incontri tra persone che non solo amano le terre alte, ma vogliono conoscerle.