Il 19 maggio 2021, a partire dalle 14:47, le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo (INGV – OE) hanno registrato un incremento dell’attività esplosiva dall’area craterica Nord dello Stromboli.
Secondo quanto informa l’INGV in un comunicato il vulcano ha prodotto alle 14:51 un flusso piroclastico che ha raggiunto la linea di costa sviluppandosi in mare per oltre 1 km e producendo una nube di cenere che ha raggiunto un’altezza stimata di circa 1.5-2 km s.l.m. La colonna era visibile infatti anche a distanza, dalle altre isole dell’arcipelago delle Eolie.
Altri flussi piroclastici di minore intensità si sono verificati a partire poi nel pomeriggio, dopo le 15.00, con la formazione di modeste nubi di cenere e materiale grossolano caldo che ha raggiunto la linea di costa.
L’evoluzione dei fenomeni è seguita continuamente attraverso le reti di monitoraggio e dal personale in campo delle Sezioni dell’INGV, Osservatorio Etneo di Catania, Osservatorio Vesuviano di Napoli e di Palermo.
Il vulcano Stromboli
Stromboli è considerato uno dei vulcani più attivi del mondo: è caratterizzato da una persistente attività esplosiva, chiamata appunto stromboliana, interrotta soltanto da episodi occasionali di attività più intensa. Per approfondire, ecco la pagina sullo Stromboli pubblicata sul sito dell’INGV.